venerdì 30 ottobre 2015

Corro col mio migliore amico...a 4 zampe!


Prima di condividere con il nostro amico inseparabile anche la corsa, è giusto conoscere le sue caratteristiche atletiche. Portiamolo dal veterinario per un controllo completo e se non sono riscontrati problemi di salute potrà essere sottoposto a questo sforzo fisico.
Comunque molto dipende dalla razza: esistono cani agili, infaticabili e inclini al lunghe corse ed altri con i quali si può al massimo passeggiare. È il caso, ad esempio, di Pastori Tedeschi, Border Collie, Labrador, Golden Retriever da una parte e di Bulldog e Carlini dall’altra. Queste ultime due razze, infatti, pesentano un condotto nasale corto, che rende faticosa la respirazione. Ciò significa che, per loro, una corsa prolungata rappresenterebbe più un danno che un beneficio. Abituiamo il nostro cane gradualmente a questo stile di vita sportivo. Dapprima il jogging si limiterà a brevi corse a velocità moderata – due o tre chilometri al massimo. Utilizziamo un guinzaglio a pettorina e tagliamo le unghie al nostro cane, così da evitare che il cane si faccia male. Non esageriamo con la pappa. Il nostro amico a 4 zampe deve mangiare quattro ore prima della corsa, oppure al rientro, una volta cessato l’affanno. Ricordiamo poi che il cane non suda: il suo corpo ha un sistema di raffreddamento ad aria, il quale è meno efficace di quello umano. Facciamo attenzione ai segni di stanchezza del nostro amico e fermiamoci non appena notiamo che è stanco. In questo senso, l’estate non è la stagione migliore per correre con lui, primavera e autunno sono le stagioni perfette, in inverno evitiamo i giorni troppo freddi, le strade gelate non sono l'ideale per le zampe del cane. Corriamo in spiaggia o al parco ancora meglio. L’asfalto non è il massimo, anzi sarebbe da evitare la corsa in centro città, sia per noi che per il nostro cane che si trova proprio all’altezza dei tubi di scarico.
Con un pò di buon senso e l'amore che proviamo per il nostro migliore amico, correre sarà ancora più appassionante!

mercoledì 28 ottobre 2015

Piove? Corro.


In autunno piove spesso, perchè privarsi di correre?
Può sembrare un'impresa eroica, ma è davvero una gran soddisfazione correre sotto la pioggia.
"Regola delle 4 P":
PREPARAZIONE
8′ stretching
8′ riscaldamento attivo
PROTEZIONE
abbigliamento tecnico impermeabile
PRUDENZA
a causa della ridotta visibilità puoi essere "un bersaglio" per gli automobilisti, quindi indossa qualcosa per essere ben visibile
attenzione a non scivolare!
E OVVIAMENTE PIOGGIA!

lunedì 26 ottobre 2015

30 MINUTI DI CAMMINATA PER DIMAGRIRE!

Come tutte le attività fisiche, camminare dà l'input al metabolismo per bruciare calorie e convertire i carboidrati, i grassi e le proteine in energia invece che in riserva adiposa. Il nostro peso dipende dal semplice rapporto fra le calorie consumate e quelle bruciate. Un aumento di peso risulta (quasi) sempre dallo squilibrio di questa equazione. Inversamente, se bruci più calorie (grazie a un esercizio fisico appropriato) di quante ne consumi, dovresti dimagrire rapidamente. Grazie alla camminata si può aumentare il metabolismo basale (la quantità minima di energia di cui ha bisogno ogni giorno l’organismo).

Più aumenta la massa muscolare del corpo, più si brucia!
Da qui l'interesse a sviluppare i muscoli per dimagrire. A questo proposito, la camminata sportiva mantiene la sua promessa: una pratica regolare, abbinata ad un’alimentazione equilibrata, fa sciogliere i grassi e tonificare i muscoli. Da due a tre sedute di 30 minuti garantiscono risultati visibili da primi 3 mesi.
Per dimagrire camminando, bisogna camminare rapidamente, “ovvero fra i 7 e i 9,5 km/h, devi percorrere un chilometro e mezzo in 10-15 minuti, non di più. Mantenere questo ritmo è il fattore chiave per ottimizzare la capacità del corpo di bruciare i grassi. Poiché quando lavora fra il 60 e il 70% della sua frequenza cardiaca, deve attingere alle sue riserve per trovare l'energia necessaria e sviluppare muscoli che a loro volta incrementano il metabolismo basale.
Per sfruttare al meglio la camminata sportiva, il corpo deve funzionare come una macchina messa a punto, e i movimenti susseguirsi senza pressione né sforzo.
Respirazione addominale
La camminata è un esercizio aerobico, il che significa che utilizza ossigeno. Quando cammini, il sangue porta ossigeno agli organi e ai muscoli che lavorano e possono grazie a questo combustibile bruciare i grassi e convertirli in energia. Intensificando lo sforzo, devi respirare più profondamente per fornire più ossigeno, altrimenti rischi di restare senza fiato. Allenandoti alla respirazione addominale profonda con la camminata, incrementerai la tua capacità respiratoria.

giovedì 15 ottobre 2015

Moglie in spalla...Si corre!

A Newry, nello stato del Maine, la tradizionale corsa con le mogli in spalla del Nord America. Il premio consiste in alcune confezioni di birra, equivalenti al peso della moglie, e in una somma di denaro 5 volte il suo peso. La coppia vincitrice, Sam Brakeley e Steph Reighart, parteciperà a luglio al campionato mondiale che si svolgerà a Sonkajärvi, in Finlandia.

fonte: CorriereTv

lunedì 12 ottobre 2015

"Anche i bambini corrono"

Correre per gioco è tipico dei bambini, ma quando la corsa diventa uno sport in cui cimentarsi come occorre comportarsi? Quando si vuole introdurre un bambino alla corsa è fondamentale comprendere che fisiologicamente e psicologicamente il bambino è molto diverso da un adulto.
Alcune differenze fisiologiche tra adulto e bambino
1.Il consumo di ossigeno di un bambino è maggiore del 20% circa. Quindi il bambino fa più fatica a correre.
2.A causa della massa inferiore, il massimo consumo di ossigeno è nettamente inferiore a quello degli adulti. Quindi la potenza aerobica è più bassa.
3. La potenza anaerobica è decisamente minore; il bambino non riesce a produrre e a sopportare elevate concentrazioni di acido lattico.
4.A parità di consumo di ossigeno, i bambini tendono a ventilare di più rispetto agli adulti.
5.A causa di un basso livello di ormoni androgeni, i bambini rispondono molto di meno ai lavori di potenziamento muscolare.
Le differenze psicologiche.
Minore sopportazione della fatica e una gestione delle negatività sicuramente non ottimale.
A ciò si somma una minore determinazione che non aiuta di certo a non sentire la fatica.
E' fondamentale che l’adulto lo aiuti a costruire strategie positive di gestione della sconfitta, evitando ogni sottolineatura dell’evento negativo.
Occorre considerare poi che il bambino non ha presente la differenza fra sogno e obiettivo.
Se il bambino sogna di vincere una maratona per lui importante, sarà saggio insegnargli che nella vita è utile procedere per gradi, allenarsi e partecipare a diverse gare prima di quella "dei suoi sogni". Questo è di sicuro utile a costruire di una sana mentalità sportiva.
In ogni caso lo sport è fondamentale per la socializzazione e per abituarsi ad uno stile di vita sano sin da piccoli.

venerdì 9 ottobre 2015

L'indecisione prende piede...cosa portare per il Cammino?


Vuoi intraprendere il Cammino di Santiago o vuoi camminare sulla Francigena per un bel tratto? Cosa portare? "L'indecisione prende piede" (umorismo inglese?)

Zaino
Il migliore amico del pellegrino. Il peso non deve superare i 10 Kg, incluso il peso dell'acqua.  Volume consigliabile 40 - 50 L, con tasche laterali ampie, un copri-zaino.
Spallacci da chiudere sia in vita che sul petto per garantire l'aderenza alla colonna vertebrale.
Scarpe
La scelta delle scarpe è FONDAMENTALE. Scarponcini da trekking alti per garantire protezione della caviglia, con una suola traspirante e rivestiti in Goretex.
Scarpe aderenti, ma non allacciate strette. Il piede non deve essere costretto e nemmeno scivolare. ATTENZIONE ALLE VESCICHE! I calli spunteranno in qualsiasi caso...
Calze
Devono essere traspiranti e in materiale tecnico. Occorrerà lavarle ogni giorno. Si può prevedere un paio in più per il cambio a metà giornata.
"Rodaggio scarpe+calze" per qualche Km prima della partenza.
MAI USARE SCARPE NUOVE!
Abbigliamento
Per quanto riguarda l’abbigliamento, molto dipende ovviamente dalla stagione. Prendere in considerazione TUTTE LE CONDIZIONI CLIMATICHE
◾Tre/quattro ricambi leggeri: slip, maglietta di cotone da marcia e calze;
◾Una maglia a manica lunga in materiale tecnico per mantenere il torace caldo;
◾Pantaloncino di cotone, da marcia;
◾Cappello, Giacca a vento,
◾Maglia/camicia/polo e un paio di pantaloni/pantaloncini da avere sempre puliti da indossare una  volta arrivati a destinazione, dopo essersi lavati.
 L'indispensabile per il pellegrino:
◾Sacca per l’acqua, da due litri/una borraccia.
◾Sapone di Marsiglia, biodegradabile e utilizzabile per il corpo e per i panni;
◾Paio di ciabatte/sandali;
◾Un solo asciugamano in microfibra leggero.
◾Spazzolino e dentifricio;
◾Tappi per orecchie: dormire è d'obbligo.
◾Diario, Macchina fotografica, Coltellino svizzero e accendino (attenzione in aeroporto)
◾Passaporto del Pellegrino
◾Torcia, Kit di Pronto Soccorso, Sacco a pelo leggero
◾Cellulare e carica-batterie, fazzoletti
Per mangiare forse è meglio non appesantire lo zaino e fermarsi in ristori, bar, locali.
Eventuali
Bastoncini da nordic walking, mappe, guide e tutto quello che non avete letto in questo elenco ;)
Buon cammino

lunedì 5 ottobre 2015

BAREFOOT

 



Barefoot: camminare a piedi scalzi...puro benessere!
C’è chi lo pratica per convinzione, tanto da farne un vero e proprio stile di vita.
C'è chi vuole sperimentare il contatto con la natura.
Fatto sta che il barefoot è una moda che parte dalla convinzione che il nostro benessere parta proprio dal contatto con la terra. Ci si libera da costrizioni, stereotipi e camminando a contatto con la terra si "ritrova se stessi".

I benefici sono comunque molteplici, aldilà dell'aspetto "romantico" del contatto con la terra:

Camminare scalzi in casa fa bene alla salute: ecco perché

1. Gambe meno gonfie. Camminare scalzi riattiva la circolazione e il ritorno venoso, cioè l'inversione della direzione di scorrimento del sangue dalla periferia verso il cuore. In questo modo si combattono i gonfiori e si favorisce il ricambio del sangue.
2. Si guarisce più in fretta. Quando non si portano le scarpe, si sente il contatto diretto con la terra e in questo modo gli elettroni che attraversano il corpo riescono a neutralizzare l’effetto dei radicali liberi sui tessuti sani, rimettendo in sesto più velocemente in caso di qualche indisposizione fisica.
3. È rilassante. Camminare a piedi scalzi permette alle vene e ai muscoli di rilassarsi. ed è una buona abitudine sia per i bambini che, così facendo, trovano la stabilità necessaria per muovere i primi passi, sia per gli anziani che tengono in allenamento le gambe.
4. È un massaggio naturale. Muoversi senza scarpe permette di fare pressione su tutte le terminazioni nervose come se si facesse naturalmente un massaggio ai piedi utile per combattere lo stress.
5. È sano. In molti credono che camminare scalzi mette i piedi a rischio infezioni, ma in realtà anche nelle scarpe si possono raggiungere batteri, ragion per cui andrebbero tolte non appena si entra in casa.
6. Combatte gli inestetismi. Calli, dita a martello, alluce valgo, duroni sono tutti problemi che possono essere curati con una camminata a piedi nudi. Le scarpe strette e soprattutto quelle con i tacchi possono provocare gonfiore e tensione muscolare e la camminata in libertà attiva la muscolatura proprio come se fosse uno sport.




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NON DORMO? NO PROBLEM, MANGIO CIOCCOLATO FONDENTE


Il cioccolato fondente è il nostro  alleato contro le conseguenze di una notte insonne.
Grazie ai flavonoidi, componenti chimici naturali contenuti solo nel cioccolato fondente, non in quello al latte né in quello bianco, il nostro cervello riacquista le sue funzioni cognitive e il cuore si riprende dallo stress di una notte insonne.
A dirlo è l'Università de L’Aquila al “Congresso Nazionale della Società di Medicina del Sonno”.
Gli autori della ricerca hanno sottoposto 32 studenti ad alcuni test da cui è emerso che le difficoltà cognitive e le alterazioni cardiache, legate a mancanza di sonno,  diminuivano sensibilmente in caso di assunzione di cioccolato con alto tasso di flavonoidi.

...poi smaltiamo con lo sport di Itinerandum!

LA DISTANZA DA CORRERE IN BASE ALL'IMC


Spesso si pensa che si può correre su qualunque distanza e per qualunque carico settimanale, senza tenere conto della propria condizione fisica.
Classificazione empirica sulla distanza da poter fare in base al proprio IMC :
IMC inferiore a 22 – Peso ottimale per Maratona e ultramaratona.
IMC inferiore a 24 – Peso compatibile con un chilometraggio settimanale di 80 km e gare fino alla mezza (esclusa maratona).
IMC inferiore a 26 – Peso compatibile con un chilometraggio settimanale di 60 km e gare fino ai 10.000 m.
IMC inferiore a 28 – Peso compatibile solo con il jogging e uscite massimo di 6-8 km.

Come calcolare l'IMC?
L’indice di massa corporea (IMC), in inglese Body Mass Index (BMI), è un dato biometrico determinato dal rapporto tra il peso e il quadrato dell’altezza di un soggetto: IMC=Peso/Altezza^2, il peso è espresso in kg e l’altezza in m.
tabella dell’Organizzazione Mondiale della Sanità
Occorre però considerare la composizione corporea, l'impedenziometria, ossia la percentuale di massa magra, liquidi e grassi:

UOMINI: IMC non superiore a 22 oppure massa grassa non superiore al 12%

DONNE: IMC non superiore a 20 oppure massa grassa non superiore al 20%

Sia l'atleta professionista che l'amatore dovrebbe mantenere il proprio peso forma.

Se si è in sovrappeso è più facile incorrere in problemi ai tendini e ai muscoli e ovviamente si è più lenti. Anche la riduzione/mancanza massa magra, la perdita eccessiva di peso hanno controindicazioni sulla saluta e sulle prestazioni. Se si ha la possibilità di misurare la massa grassa, questa non dovrebbe scendere sotto i valori del 10% per gli uomini e il 18% per le donne. E' comunque sempre fondamentale farsi seguire da un nutrizionista, dietologo per non incorrere in conseguenze gravi per la propria salute.

I LOVE TREKKING



Il nostro corpo ha bisogno continuo di movimento per conservare una buona efficienza. E' risaputo che ogni forma di attività fisica, in generale, porta molteplici giovamenti alla salute dell'organismo.
Il trekking è un'attività motoria profondamente diversa da quella tradizionale eseguita in palestra, proprio perché, innanzitutto, è da effettuarsi all'aria aperta, e quindi in un atmosfera salubre e pulita.
Inoltre il trekking non spaventa le persone sedentarie, abituate alle comodità della poltrona o costrette a passare ore ed ore di tempo seduti alla scrivania per lavoro. Infatti l'immagine della fatica, del sudore e dell'affanno dello sportivo durante lo sforzo fisico, non invita certo l'anziano, il pigro o il lavoratore stanco ad affrontare un ulteriore sforzo. La figura invece di una camminata tranquilla nel bosco, in compagnia di un amico, stimola queste persone ad alzarsi dalla propria sedia e a cominciare il movimento. La mancanza di movimento porta a lungo andare all'invecchiamento precoce di organi ed apparati: il tessuto muscolare diventa flaccido e debole, le ossa più fragili, le articolazioni meno mobili, la cartilagine degenera, la coordinazione generale peggiora, aumentano i difetti posturali, e quindi i rischi di dismorfismi della colonna vertebrale. Ma quello che è più grave è l'effetto che si ha a livello delle funzioni vitali: il cuore si indebolisce e il miocardio perde la capacità di contrarsi efficacemente per svolgere la funzione di pompa; il sangue scorre con difficoltà e la parete dei vasi si indurisce aumentando il rischio di malattie cardiocircolatorie; l'efficienza dei polmoni diminuisce e la capacità di introdurre ossigeno risulta sempre più difficoltosa; il metabolismo rallenta e le malattie come obesità e diabete sono più frequenti. Conoscere gli effetti negativi dell'ipocinesi può essere uno stimolo in più a concedere spazio al movimento, alla personalità, alla fantasia: dalle nostre poltrone, apriamo la porta e cominciamo a camminare… i benefici saranno grandiosi!

TREKKING PER STAR BENE




   Apparato locomotore     Sistema cardiocircolatorio    Apparato respiratorio       Sistema nervoso


       Tono muscolare                           Cuore                           Muscoli respiratori                  Rilassamento
       Mobilita’ articolare                 Frequenza cardiaca               Frequenza respiratoria                 Benessere
          Tessuto osseo                  Circolazione periferica              Purezza atmosferica              Tensione nervosa

                                                  Pressione sanguigna

DIECIMILA PASSI: IL "FARMACO" A COSTO ZERO PER STARE MEGLIO...


Camminare è una delle cose più naturali al mondo e ha benefici straordinari contro ipertensione, sovrappeso, diabete, stress. DIECIMILA PASSI è "la dose quotidiana" del "farmaco CAMMINARE" QUANTO CAMMINARE? - “10.000 passi al giorno” per stare bene. Tradotto in distanza fanno circa 7 km. Sembra moltissimo, ma se si pensa che una persona, in una giornata qualunque, guardando le vetrine, buttando la spazzatura, passando l’aspirapolvere, compie 5.000 passi, tre km e mezzo, l’obiettivo è tutt’altro che impossibile. L’unica regola è la regolarità.
MENO DI 65 ANNI, PESO NORMALE (in assenza di patologie): attività: camminare, correre o andare in bicicletta frequenza: 3-4 volte a settimana durata: 30-45 minuti
OLTRE 65 ANNI: attività: camminare o andare in bicicletta frequenza: 3-4 volte a settimana durata: 30 minuti
IN SOVRAPPESO: attività: camminare frequenza: 5-6 volte a settimana durata: per 45-60 minuti

giovedì 1 ottobre 2015

4 ottobre camminiamo sulla Francigena del Sud


CAMMINIAMO...un po' di preparazione non guasta!Allenamento, Preparazione fisica e muscolare sono davvero...
Posted by Singolar Tenzone on Giovedì 1 ottobre 2015